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Nuovo rapporto UNICEF sulla salute mentale nel mondo: più di 1 adolescente su 7 - tra i 10 e i 19 anni - convive con un disturbo mentale.

News dalla letteratura

Ottobre 19, 2021

https://www.unicef.it/media/salute-mentale-nel-mondo-piu-di-1-adolescente-su-7-disturbi-mentali/
Dal nuovo rapporto UNICEF sull’infanzia, il disagio mentale dei ragazzi e degli adolescenti risulta in aumento.

Nei ragazzi con oltre 10 anni, su più di 1 adolescente su 7 viene fatta una diagnosi di disturbo mentale; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze. 86 milioni hanno fra i 15 e i 19 anni e 80 milioni hanno tra i 10 e i 14 anni. L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati.
Secondo i primi risultati del sondaggio internazionale condotto tra bambini e adulti dall'UNICEF e da Gallup (in 21 paesi) – come anticipato ultimamente ne ”La Condizione dell’infanzia nel mondo” – una media di 1 giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni ha dichiarato di sentirsi depresso abbastanza spesso o di avere poco interesse nello svolgimento delle proprie attività. A questo riguardo, certamente la pandemia ha avuto un suo ruolo, aumentando il disagio e la sofferenza personale dei ragazzi.
In parallelo il dramma dei suicidi: circa 4000 ogni anno in Italia, prevalentemente tra i ragazzi maschi (80%). Questo problema è di grande rilevanza, ed è chiaramente esplicitato dalla realtà giapponese, dove durante l’epoca Covid sono morti per suicidio circa 21.000 persone, un numero impressionante se paragonato ai 3.459 decessi correlati al coronavirus nello stesso periodo.
In termini assoluti, sono tutti numeri spaventosi. La necessità di fuggire da un dolore intollerabile, da emozioni tanto negative da non essere gestibili e da una devastazione interiore profonda sono condizioni che la pandemia ha purtroppo accentuato, pur non rappresentandone necessariamente la causa.
Pertanto le persone a rischio di suicidio devono sempre essere sostenute e aiutate, perché questo problema deve essere affrontato in senso preventivo. Nel caso ci trovi dunque a identificare un soggetto a rischio, occorre sempre condurlo in un Centro o da un professionista della salute mentale.

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