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Vaiolo delle scimmie (mpox): pubblicati gli aggiornamenti della Organizzazione Mondiale della Sanità

News dalla letteratura

Agosto 26, 2024

A cura di Elena Chiappini

Il 14 agosto 2024 è stato pubblicato l’aggiornamento della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “Aggiornamento sulla malattia mpox - Dichiarazione di 'Emergenza di salute pubblica internazionale (PHEIC - Public Emergency of International Concern) ", ripreso anche da una recente circolare del Ministero della Salute Italiano.

Mpox (come è stato recentemente ridenominato il vaiolo delle scimmie o monkeypox) è una zoonosi virale causata dal virus Mpox (MPXV), a DNA a doppio filamento, del genere Orthopoxvirus.

Sono descritti due clades geneticamente distinti per MPXV: clade I, con sottoclade Ia e Ib, e clade II, con sottoclade IIa e IIb. I due clade si distinguono sia per la loro diffusione geografica iniziale diversa (il clade I, prevalentemente presente nel bacino del Congo, e il clade II, maggiormente diffuso in Africa occidentale) che per virulenza, con una letalità associata al clade I nettamente superiore.

Il virus si trasmette principalmente attraverso contatti stretti, come rapporti sessuali o contatti diretti con lesioni cutanee. Può anche essere trasmesso attraverso fomiti, come biancheria o superfici contaminate, o verticalmente da madre a feto durante la gravidanza.

Il periodo di incubazione dell'infezione da MPXV è generalmente compreso tra 6 e 14 giorni, ma può estendersi fino a 21 giorni. Il quadro clinico esordisce solitamente con sintomi prodromici aspecifici, come febbre, cefalea intensa, mialgia, dolori scheletrici, astenia marcata, linfoadenopatia generalizzata e, talvolta, proctite (figura 1).

Figura 1. Frequenza dei sintomi associati a Mpox (dati della Organizzazione Mondiale della Sanità, da gennaio 2022 a 30 giugno 2024)Immagine che contiene testo, schermata, diagramma, Diagramma

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Descrizione generata automaticamente

Successivamente, entro pochi giorni dall’esordio dei sintomi sistemici, compare un rash cutaneo tipico, che inizia prevalentemente sul volto e si diffonde centrifugamente al resto del corpo, inclusi palmo delle mani e pianta dei piedi. L’eruzione evolve in modo caratteristico attraverso stadi sequenziali di macule, papule, vescicole, pustole e infine croste. Nella maggioranza dei casi si osservano anche lesioni mucosali, prevalentemente a livello del cavo orale e genitale. La durata complessiva della malattia varia solitamente da 2 a 4 settimane, e nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente senza esiti a lungo termine.

Nonostante la maggioranza dei pazienti manifesti una forma lieve o moderata della malattia, in alcuni casi possono insorgere quadri gravi. Tra queste si annoverano infezioni batteriche secondarie della cute, polmonite virale o batterica, encefalite, cheratite con rischio di grave deficit del visus come esito, e sepsi. Queste complicanze sono più frequenti in individui immunocompromessi, inclusi quelli con infezione da HIV, neonati e donne in gravidanza.

Nei pazienti pediatrici, il decorso della malattia tende a essere più grave rispetto agli adulti, in particolar modo in caso di infezione sostenuta da clade 1. L'eruzione cutanea può essere più diffusa e associata a maggiore rischio di sovrainfezioni batteriche, il coinvolgimento d’organo e la polmonite sono più frequenti.

Il virus è stato identificato per la prima volta nell’uomo nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Storicamente confinato all'Africa centrale e occidentale, MPXV ha recentemente mostrato un'espansione globale con segnalazione di casi in numerosi Paesi non endemici, destando quindi un crescente interesse.

Nel 2022 si è assistito ad una diffusione globale di Mpox associata a infezioni da MPXV del sottotipo IIb, la forma meno grave e a più bassa letalità. Negli Stati Uniti sono riportati dal 2022 ad oggi oltre 32000 casi con 58 decessi. In Italia, dal primo caso di Mpox segnalato il 20 maggio 2022 fino all'8 agosto 2024, sono stati confermati 1.056 casi, con la maggioranza registrata durante l'estate del 2022. Non si sono registrati decessi. Nel 2024, tra il 1° gennaio e fine luglio, sono stati segnalati 65 nuovi casi distribuiti in 12 regioni italiane. Tuttavia, nel mese di agosto 2024 non sono stati segnalati nuovi casi. Fino a questa data, non sono stati registrati casi del clade I del virus in Italia.

Tuttavia, proprio a partire dal 2024 si sta diffondendo anche Mpox appartenente al clade Ib con un primo caso europeo di importazione riportato in Svezia. La maggior parte dei casi è stata registrata nella RDC, seguita da altri Paesi limitrofi come Burundi, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Ruanda e Uganda. Nel 2024, in Africa sono stati segnalati 17.541 casi totali, di cui 2.822 confermati e 517 decessi, con un tasso di mortalità del 3%. E’ interessante notare come i bambini siano più colpiti da Mpox clade Ib: tra i casi del 2024, oltre il 64% dei casi sospetti e circa l'82% dei decessi tra i casi sospetti si sono verificati tra i bambini sotto i 15 anni di età.

Per questi motivi l’OMS ha classificato l'epidemia come un'“Emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale” (PHEIC) il 14 agosto 2024.

Anche l’ European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha emanato un alert invitando i paesi europei a tenersi pronti a intercettare, segnalare, confinare e gestire eventuali nuovi casi, considerato che sarà altamente probabile la loro importazione.

Il documento del Ministero della Salute, in accordo con le direttive dell’OMS e europee, raccomanda diverse misure per contenere la diffusione del virus, considerando diversi aspetti quali:

  1. Comunicazione del rischio: Mantenere attive le campagne di informazione e collaborare con le organizzazioni locali per sensibilizzare i gruppi a rischio.
  2. Protezione degli operatori sanitari: Sensibilizzare medici e operatori sanitari sui possibili casi di Mpox associati ai viaggi e rafforzare le misure di protezione.
  3. Raccomandazioni per i viaggiatori: Informare i viaggiatori sui rischi legati alla visita di Paesi con focolai confermati e dissuadere la partecipazione ad eventi con assembramenti.
  4. Vaccinazione: Il vaccino vivo attenuato è disponibile in Italia, deve essere somministrato per via sottocutanea, con aggiornamenti previsti in base all'evoluzione epidemiologica.
  5. 5. Sorveglianza e tracciamento dei contatti: Rafforzare la segnalazione dei nuovi casi tramite il sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL) e garantire un tracciamento efficace dei contatti.
  6. Isolamento dei casi e diagnostica laboratoristica: Continuare con le pratiche di isolamento dei casi e consolidare la capacità diagnostica nei laboratori, con particolare attenzione all'identificazione dei clade virali.

Il vaccino attualmente disponibile è un vaccino vivo attenuato. E’ approvato per l’uso negli individui oltre i 18 anni di età; deve essere somministrato per via sottocutanea. Il ciclo di vaccinazione raccomandato prevede due dosi somministrate a distanza di almeno 28 giorni l'una dall'altra. L'efficacia del vaccino è stata dimostrata in vari studi clinici, che hanno evidenziato una buona risposta immunitaria, con la produzione di anticorpi neutralizzanti specifici e buon profilo di sicurezza.

In Italia, la strategia vaccinale per il Mpox è stata sviluppata in base alle indicazioni dell'OMS e dell'ECDC. Il Ministero della Salute ha messo a disposizione delle Regioni e delle Province Autonome le dosi necessarie. La vaccinazione è stata inizialmente rivolta ai gruppi considerati ad alto rischio, come operatori sanitari che potrebbero entrare in contatto con il virus, personale di laboratorio coinvolto nella manipolazione di campioni infetti, e persone con esposizione documentata a casi confermati di vaiolo delle scimmie. Successivamente, la vaccinazione è stata estesa anche a particolari individui con comportamenti sessuali a rischio elevato, poiché i dati hanno indicato che la trasmissione sessuale è una via significativa per la diffusione del virus.

Il Ministero della Salute raccomanda che le persone appartenenti ai gruppi a rischio completino il ciclo vaccinale per garantire una protezione ottimale. Una delle sfide principali è stata quella di garantire l'accesso equo al vaccino su tutto il territorio nazionale. A tal fine, è stata creata una mappa dei centri vaccinali sul portale del Ministero della Salute, consultabile pubblicamente, dove vengono fornite informazioni dettagliate sui luoghi e le modalità di somministrazione del vaccino. Inoltre, il Ministero ha attivato campagne informative per contrastare la disinformazione e le fake news riguardanti il vaccino, che potrebbero influenzare negativamente la percezione pubblica e l'adesione alla vaccinazione.

Link utili:

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