Anticorpi monoclonali: nuove prospettive per la prevenzione e il trattamento delle infezioni virali in età pediatrica.
News SITIP
Nel numero di maggio 2025 della rivista Pediatrics è stata pubblicata una revisione ampia e aggiornata sull’impiego degli anticorpi monoclonali (mAbs) per la prevenzione e il trattamento delle infezioni virali in ambito pediatrico. Gli autori affrontano un tema di rilievo alla luce delle sfide emerse durante la pandemia da SARS-CoV-2 e della necessità di disporre di strategie terapeutiche efficaci per i più piccoli, in particolare nei casi in cui i vaccini risultino assenti, non efficaci o non ancora somministrabili.
I mAbs si confermano una risorsa versatile, sicura e in alcuni casi già disponibile nella pratica clinica pediatrica, come avviene per l’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV), per cui sono oggi utilizzati Palivizumab e il più recente Nirsevimab, anticorpo monoclonale modificato per aumentare la durata d’azione. Per altri virus, come l’HIV, il citomegalovirus (CMV), Ebola e Zika, sono in corso studi clinici promettenti, anche in età neonatale, che aprono prospettive nuove nel contenimento della trasmissione verticale o per la profilassi post-esposizione.
Particolare attenzione è rivolta ai nuovi approcci per la produzione e la somministrazione degli anticorpi monoclonali. Oltre alle tecniche consolidate in cellule di mammifero, gli autori presentano piattaforme emergenti basate su mRNA, vettori virali adeno-associati (AAV) e piante come biofabbriche. Vengono inoltre analizzate vie di somministrazione alternative – come quella aerosolica, intranasale, sottocutanea o orale – che potrebbero migliorare l’accessibilità delle terapie, ridurre i costi e favorirne la diffusione anche in contesti a risorse limitate. La revisione esplora infine le potenzialità degli anticorpi alternativi alle IgG, come IgA e IgM, con maggiore efficacia nelle mucose respiratorie e gastrointestinali, e degli anticorpi bi- e trispecifici, in grado di colpire più bersagli contemporaneamente, aumentando potenza e copertura rispetto alle monoterapie.
Tra le criticità si sottolinea che lo sviluppo di mAbs resta costoso, l’accesso globale disomogeneo, e l’impiego in età pediatrica richiede studi specifici che tengano conto delle peculiarità farmacocinetiche dei bambini. Tuttavia, gli autori evidenziano come l’adozione su larga scala di queste terapie rappresenti una delle più promettenti frontiere dell’infettivologiaa pediatrica, capace di offrire risposte rapide e personalizzate anche di fronte a nuove minacce virali.
Fonte: Bahadir Z, Narayan P, Wolters R, et al. Monoclonal Antibodies for Pediatric Viral Disease Prevention and Treatment. Pediatrics. 2025;155(5):e2024068690. DOI: 10.1542/peds.2024-068690
Altre News
Novità in merito ai dati di sicurezza di un nuovo vaccino anti VRS proposto in gravidanza